Chiese

 

CAPPELLA DI SAN VALERIO - Castel Valer

La Cappella di San Valerio sorge all'interno della prima cinta muraria di Castel Valer, costituendone l'opera di maggior pregio: proprio da essa, infatti, deriva il nome del maniero. Risale all'inizio del 1200, ma venne realizzata nella forma attuale dopo la metà del 1400. E' a pianta rettangolare, quasi suddivisa da un arco trionfale in due parti quadrate: l'aula e l'abside, caratterizzate dal soffitto a crociera sottolineato da costoloni policromi. Di notevole pregio sono gli affreschi dei pittori Giovanni e Battista Baschenis, oggetto di recenti restauri (terminati nel 1996), finanziati dalla Cassa Rurale di Tassullo e Nanno e dal Fondo Europea Nostra. La cappella è visitabile in periodi fissati annualmente, in accordo col proprietario Conte Spaur.

CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA - Tassullo

Della chiesa di Santa Maria Assunta si ha la prima notizia nel 1101, anche se è stata probabilmente costruita già nel secolo IX. Riedificata nel 1500, potè fruire dell'appoggio di nobili famiglie quali gli Spaur, i Madruzzo, i Thun, i De Concini, i Guarienti e i Busetti. Come la chiesa di Cles, è di stile clesiano-gotico rinascimentale a pianta rettangolare con abside pentagonale. Anche le maestranze che la edificarono appartenevano, come a Cles, alla scuola di Simone D'Intelvi. Fu consacrata nel 1558. E' ripartita in tre navate, abbellite all' esterno da un elegante La facciata, divisa in tre sezioni da pilastri, fa intuire la ripartizione interna a tre navate, la centrale doppia ris rosone con vetrata istoriata e da un magnifico portale di gusto romanico, a pieno arco con pilastrini alternati a cordoni. L'altare maggiore, barocco, ospita la pala dell'Assunta di Teofilo Polacco (1620), riportata all'antico splendore con il restauro del 1998. Dietro l'altare maggiore si trova il bel coro in legno lavorato. In capo alle due navate laterali vi sono gli altari dell'Addolorata e del Sacro Cuore. Il pulpito, sulla sinistra, in legno di noce intarsiato e scolpito con figure al alto rilievo, è opera degli scultori Strobel di Cles. Altri artisti locali hanno lasciato tracce del loro lavoro. Fra questi, i più importantisono pittori e scultori quali Strudel, Pauli, Prati e Rasmo che nel 1839 dipinse la stazione della Via Crucis. Fra la notevole dotazione di arredi e di argenti si evidenziano un reliquiario del 1400, i parati offerti dai conti Spaur e Thun e i preziosi paramenti di broccato rosa trapuntato d'oro e argento con i fiordalisi di Francia, confezionati con la veste della regina Maria Antonietta e portati a Tassullo da Carlo Antonio Pilati.

CHIESA DI S.VIGILIO - Tassullo

La chiesa risale alla fine del 1400 ed è di schietto stile gotico. In origine era dedicata ai Martiri Anauniensi, ma poi fu intitolata a S.Vigilio. E' circondata da un muro di cinta delimitante l'area cimiteriale antica. La facciata a capanna ha un portale a sesto acuto in pietra rosa decorato a torciglione, un rosone circolare in marmo e tra essi un dipinto deperito della Pietà. Scesi tre scalini dell'ingresso, ci si trova nell' unica navata che termina col presbiterio esagonale. Sulla parete sinistra del presbiterio si trova un dipinto do S.Vigilio con lo stemma dei Thun (1495). Nella parete centrale vi è la crocifissionee, sulla parete destra, la Madonna in trono col Bambino. La navata conserva dipinti murali attribuiti in passato ai Baschenis, ma in realtà di scuola tedesco-tirolese, soggetti a restauro a partire dal 1992. Da ricordare che la chiesa custodiva il meraviglioso altare ligneo ora custodito dal Museo Diocesano di Trento e del quale nell'abside è visibile la gigantografia di una facciata. E' datato 5 aprile 1520 e ha la forma di trittico gotico a due portelle mobili che recano varie raffigurazioni (S.Lorenzo, S.Maria Maddalena) e sul retro simbologie della Passione e lo stemma Tabarelli di Fatis. Al centro la Statua della Madonna e due pinnacoli dell'Annunciazione, nelle nicchie laterali statuette di S.Vigilio e S.Fabiano. Importanti lavori di conservazione e restauro, interni ed esterni, si sono conclusi nel 2000.

CHIESA SI S.LUCIA - Campo

La chiesa sembra risalire ad epoca romanica e la prima documentazione è del 1488. La facciata a campana guarda ad est verso la strada. Ha un portale a tutto sesto in pietra rosa e una finestrella rococò al posto del rosone centrale. L'interno, a navata unica, termina con un piccolo presbiterio pentagonale. La pala centrale ad olio raffigura S.Lucia con la simbologia del martirio. L'altare, in legno intagliato e dipinto, ha un meraviglioso paliotto in cuoio decorato.

ANTICA CHIESA DI SAN PAOLO - Pavillo

La primitiva costruzione romanica risale all' XI o XII secolo e poggia sulle rovine di un tempietto e su muraglioni di difesa romani. La chiesetta, che ha subito rimaneggiamenti gotici e rinascimentali, negli anni settanta, è stata oggetto di restauri che l'hanno riportata all' originaria struttura romano-gotica. Notevoli gli affreschi, che risalgono al periodo compreso fra il 1200 e il 1500. Al finanziamento dei restauri ha contribuito, oltre alla Provincia Autonoma di Trento, la Cassa Rurale di Tassullo e Nanno.

NUOVA CHIESA DI SAN PAOLO - Pavillo

La chiesa, costruita su progetto di M.Perghem Gelmi, è stata consacrata dall'arcivescovo M.Gottardi nel gennaio 1971. E' a una sola navata rettangolare, illuminata da lunghe finestrature istoriate, mentre la copertura è in legno perlinato. Nella chiesa sono sistemate tutte le opere artistiche provenienti dall'antica chiesa di san Paolo (il tabernacolo, la tela dell'Ultima Cena, l'altare dell'Addolorata e le statue lignee di San Paolo, San Pietro e San agostino), mentre la Discesa dello Spirito Santo, olio su tela del XVII secolo, si trovava originariamente nella chiesa di Santo Spirito al Palù.

CHIESA DELL' IMMACOLATA - Sanzenone

L'epoca della sua costruzione è ignota: si trova menzionata per la prima volta nel 1360, ma ha sicuramente origini più antiche. L'interno è a due campate a crociera; sulla destra dell'ingresso si trova l'acquasantiera del 1500 con vasca conchiglia in marmo rosso. Nel 1700 venne aggiunta la cappellina che ospita il cosiddetto "altare del Comune", opera tardo barocca proveniente dal vicino Palazzo Busetti. Le tele che ornavano l'altare, in pessime condizioni di conservazione, sono state fatte restaurare, assieme ad altre, a spese del Comune e della Cassa Rurale. Da poco sono stati messi in luce, sulla parete sud, frammenti di affreschi risalenti al secolo XV e attribuibili ai Baschenis. La crocifissione rappresentata sembra infatti ricalcare quella coeva della cappella di San Valerio.

CHIESA DI S.ANTONIO - Rallo

L'edificio originale risale probabilmente al secolo XIII°. Sorgeva, però, un pò più a sud dell'attuale ed aveva a fianco il cimitero. Il 6 agosto 1866, primo lunedì del mese, fu distrutta completamente da un furioso incendio insieme a 22 case vicine. Nelle prime ore, il rogo arse quasi incontrastato per l'assenza di molti uomini, recatisi al mercato di Cles o impegnati nella fienagione in montagna. Per la sua ricostruzione, in stile neo-classico, iniziata nel 1872, venne scelto il progetto dell'architetto Liberi e furono utilizzati anche materiali ricavati dalla chiesa di santo Spirito al Palù. La chiesa eretta su un terreno della famiglia Cristani fu costruita con le offerte delle famiglie, le sovvenzioni dell'imperatore Francesco Giuseppe e generosi contributi di sacerdoti locali. La facciata a capanna è rivolta a est. L'interno ha un unica navata, sempre neo-classica e belle finestre tardo ottocentesche istoriate. La pala, su tela ad olio, rappresenta Sant'Antonio Abate in compagnia di un altro eremita; subito sopra ad essa si trova il grande dipinto del buon pastore. In sacrestia si notano un crocifisso seicentesco, una pala della Madonna di Loreto e l'Assunzione, che qualcuno attribuisce al Lampi. Venne consacrata nell' ottobre 1877.

CHIESA SACRO CUORE - Alla Cementi

Sulla sinistra della strada che conduce verso Cles, accanto alla struttura dell' ex Consorzio Anaune Cementi, oggi Tassullo S.p.a., il passante nota questa graziosa chiesetta, affiancata da una minuscola macchia di verde ed orientata in senso nord-sud. Si tratta della Cappella, dedicata al Sacro Cuore, che la direzione e le maestranze della fabbrica hanno voluto erigere per invocare la protezione celestesul lavoro operaio. Vi si accede, salendo tre gradini, attraverso un simpatico atrio-prònao semicircolare retto da colonne, ed una nuova porta in lamina di bronzo (firmata R.Ischia, 1993) raffigurante la viva luce del Cuore Sacro che fa crescere l'albero della vita sotto cui stanno le personificazioni simbolo del lavoro umano. Sulla facciata, in alto, campeggia la figura del Cristo Benedicente, a braccia aperte e la scritta "Al divino operaio Gesù". In fondo all'aula rettangolare interna, l'absidiola contiene l'altare e la statua del Sacro Cuore. Alla fiancata sinistra esterna della Cappella una lapide ricorda l'anno della costruzione, il 1940, e quello dell'ampliamento, 1959, con il nome dei rispettivi presidenti dell'epoca. Attualmente la Cappella è chiusa. Fino ad un anno fa vi si celebrava una messa domenicale.

 

 

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